Giungiamo così, con quest'ultimo post, alla fine del viaggio di approfondimento sulla storia del mondo dal punto di vista degli oggetti che lo popolano, durato circa due mesi, durante il quale ci siamo trovati a volte in difficoltà, a volte facilitati. Per il quale abbiamo anche scoperto capacità, come la programmazione in html (non richiesta ma necessaria, nel caso specifico di questo blog, per ottenere la grafica voluta), completamente sconosciute e distanti anche dal nostro corso di studio.
Siamo partiti in sordina, con uno sguardo da lontano, abbiamo guardato la mappa di Ancona, capoluogo delle Marche, e siamo andati poi a stringere sull'ex Lazzaretto, sulla Mole Vanvitelliana.
Ci siamo concentrati sul come quel luogo, così poco conosciuto se non dagli abitanti della zona, sia in realtà un posto pieno di spunti, dalla letteratura, dalla quale abbiamo anche tratto delle citazioni, ai racconti e i miti. Abbiamo capito quale sia stata nel tempo l'evoluzione del Lazzaretto e come si è arrivati al nome che oggi lo identifica, e abbiamo scoperto che un intero film è stato girato all'interno delle sue mura, e che quello stesso film è stato citato ed apprezzato da nientedimeno che Quentin Tarantino.
Dopodichè siamo scesi nel dettaglio, e al post numero 8 abbiamo cominciato a parlare della cosa che sarà oggetto del blog nello specifico, la gomena. Abbiamo visto in cosa è diversa dalle corde che spesso le vengono assimilate e abbiamo letto i suoi nomi in diverse lingue. Abbiamo poi letto i proverbi della cosa, dai più semplici ai più particolari e divertenti, alcuni quasi volgari, e abbiamo visto come le cime e le gomene possono essere divise in una loro tassonomia
Le ricerche sono andate avanti e ci siamo fermati ad analizzare il come una gomena nasce  e quali sono i materiali che la costituiscono, abbiamo scoperto il significato di alcuni tatuaggi marinareschi e capito cosa sta a simboleggiare la gomena in questi casi; abbiamo dato sfogo alla fantasia e ci siamo inventati degli utilizzi futuri (per la maggior parte fantascientifici) della gomena.
A questo punto ci siamo ritrovati con una gran confusione di riferimenti, di spunti e di idee nella testa, e abbiamo detto: "ok, bisogna organizzare le idee!". Ci siamo quindi creati una mappa concettuale e una nuvola dei nomi, che mettessero nero su bianco tutto ciò che avevamo scoperto fino a quel momento sul mondo nascosto in un semplice oggetto.
E si penserà: "Quanti spunti potrà mai fornire una gomena? Alla fine è solamente una grossa corda, si certo, la trovi nei porti, nell'arte forse, magari nella scultura, ma gli ambiti di rilievo sono limitati..." 
E invece no, abbiamo scoperto che ci sono canzoni, film, testi letteraribrevetti, addirittura miti di paesi esotici, perfino libri di cucina che sono riconducibili tutti quanti alla gomena.
Quando è venuto il momento di andare a ricercare la cosa nei fumetti, invece, ci siamo sentiti fortunati. Chi meglio di noi, che siamo stati abbonati a topolino per quasi 15 anni di vita, che abbiamo ancora i topolini che leggeva nostra madre in cantina e che di storie del topo con i bermuda ne possiamo citare a decine, poteva scrivere un post del genere? Abbiamo chiamato a casa e chiesto di spulciare fra le vecchie raccolte, e i risultati, anche in questo caso, non sono mancati.
Da questo momento in poi sono cominciate invece le difficoltà, fino a qui infatti i collegamenti erano subito saltati in mente, non appena si presentava l'argomento del post successivo, però quando è arrivato il momento di cercare la gomena nei francobolli oppure in casa, qualche difficoltà c'è stata.
Tuttavia non abbiamo mancato, grazie ad un po' di inventiva e di impegno, di ritrovare tracce della gomena in casa, per cui siamo riusciti a ricavare qualcosa anche in questo caso, grazie anche ad una tradizione familiare, nel nostro piccolo, un po marinaresca. Anche nel caso già sopracitato dei francobolli abbiamo scoperto che, al contrario di quanto ci aspettavamo, di francobolli che rappresentino l'immagine di una gomena ce ne sono anche parecchi.
Il post successivo è stato, nel caso di questo blog, il più divertente, si è potuto dare sfogo a tutto ciò che si era scoperto fino a quel momento e immaginare un effettivo viaggio fisico attraverso il mondo nascosto che una gomena ha da offrire, dando così vita immaginaria ad un museo della cosa.
Vi è stato presentato Renzo Inio, l'ultimo protagonista della cosa, l'ultimo cordaio rimasto della tradizione italiana, e abbiamo fatto ricorso a tutte le conoscenze delle nonne, nonchè degli amici un po più strani, per trovare i numeri della gomena. E' stato facile, a quel punto, grazie a tutti gli spunti e i collegamenti trovati fino a quel momento, compilare un ABC della cosa, ed è stato immediato anche il collegamento della gomena con il mondo dei principi della fisica, dalla torsione alle leggi dell'elasticità.
Per concludere abbiamo cercato di associare all'oggetto ormai sviscerato fin nei più piccoli particolari, una serie di verbi e di azioni, arrivando così a dare uno sguardo d'insieme sulla totalità delle caratteristiche dell'oggetto.

Siamo quindi arrivati alla conclusione di questo percorso insieme, e spero che anche voi come me lo abbiate trovato interessante, e che abbiate fatto tesoro delle piccole parti di storia e di cultura di cui abbiamo letto e scritto. Personalmente concludo questo percorso sentendomi arricchita e con un mattoncino (così li definiva una mia professoressa delle medie) in più nella casa di cultura che spero di riuscire a costruire prima o poi.
Vi lascio augurandovi buone feste e un felice anno nuovo.
Ciao!